IL SALENTO
Benvenuti nel Salento, dove l’oriente incontra l’occidente, terra ricca di storia , barocco e tradizioni, che fa delle bellezze naturali , architettoniche e dell’ ospitalità i suoi punti di forza. Protagonista indiscusso delle coste del Salento è il mare, pulito, invitante e cristallino, e regala allo sguardo dei visitatori uno scenario incantevole. La Penisola Salentina è una grande pianura di origine carsica; i suoi modesti rilievi degradano dolcemente verso il mare, formando splendide spiagge e lidi sabbiosi, alte scogliere che si fratturano dando origine a insenature con rocce a picco sul mare, gole, isole ed isolotti e grotte che ricamano la costa di fantastici merletti di roccia. Un contributo particolare a queste bellezze è dato dai fondali, dalle superfici irregolari e cavità rendendolo meta preferita per le immersioni subacquee. Le bellezze naturali qua e là sono particolarmente pittoresche, la stessa flora e fauna, i paesaggi intorno ai centri abitati, consentono una vacanza di assoluto relax.
GALATINA – CITTA’ D’ARTE
Barocco e tradizioni…
CHIESA MADRE S.S. PIETRO E PAOLO
La Chiesa Madre, intitolata agli Apostoli Pietro e Paolo e realizzata già nel Trecento. Tuttavia, la chiesa assume la sua fisionomia barocca definitiva soltanto nella seconda parte del Seicento, con il rifacimento della facciata completamente secondo lo stile barocco.
Altri palazzi ed opere furono realizzati proprio tra il XVI e il XVIII secolo sotto l’impulso di un grande sviluppo economico e urbanistico. Fu realizzato il Palazzo Ducale per volere della famiglia Castriota Scandenbreg, il Sedile, con facciata ricostruita nel XVIII secolo, Palazzo Orsini, oggi sede del Comune.
LA BASILICA DI SANTA CATERINA D'ALESSANDRIA
La basilica fu realizzata tra il 1369 e il 1391, per volontà di Raimondello Orsini del Balzo. Questi, in uno dei suoi numerosi viaggi, di ritorno dalle crociate, si spinse sino alla sommità del Monte Sinai per rendere omaggio al corpo di santa Caterina; secondo la leggenda, nel ripartire, baciò la mano della santa, strappandole il dito con i denti. Tornato in Italia portò con sé la reliquia che, incastonata in un reliquiario d’argento, tuttora si conserva nel tesoro della chiesa. L’edificio, alla morte di Raimondello avvenuta nel 1405, sarà completato dalla moglie, la principessa Maria d’Enghien, e poi dal figlio, Giovanni Antonio Orsini Del Balzo. L’edificio fu costruito su una preesistente chiesa bizantina di rito greco risalente al IX-X secolo le cui tracce sono ben visibili nel muro esterno della navata destra in cui è stata inglobata, forse per risparmiare materiale edilizio, l’abside.
LA TARANTA
In Salento si narra che un tempo le donne che venivano morse dalle tarantole venivano colte da uno stato isterico convulsivo che veniva esorcizzato con musiche e balli sfrenati. La Cappella di San Paolo è particolarmente legata alle credenze associate al fenomeno del tarantismo. Al suo interno, infatti, è collocato un pozzo, oggi murato, la cui acqua si credeva avesse il potere di guarire chi veniva morso dalle tarantole. Per questo motivo la chiesetta è meta di pellegrinaggio da parte del corteo delle tarantate che rievoca gli antichi rituali. Le prime fonti scritte riguardanti i balli rituali per curare gli effetti del veleno delle tarante risalgono agli inizi del XIX secolo, ma a Galatina le testimonianze orali tramandate di generazione in generazione si perdono nella notte dei tempi.